Finalmente, con l’articolo di oggi si torna a parlare di letteratura sul blog. A darmene l’occasione è il mio progetto di crowdfunding #storiediunasinologa. Per chi non lo sapesse, questo è un progetto che ho messo in piedi per poter realizzare il mio viaggio di studio in Cina. Funziona così: io mi impegno a condividere sul mio blog e sui social degli argomenti che hanno a che fare con la Cina (incluse mini lezioni di lingua, cultura, ecc) e chiedo in cambio un piccolo contributo libero per realizzare questo che non è solo un sogno per me, ma anche una necessità per la mia futura vita lavorativa. Per maggiori informazioni, vi rimando all’articolo che ho pubblicato quando è nato il progetto.

Detto ciò, oggi vi propongo 5 libri, che io ho particolarmente apprezzato, con cui ognuno di voi potrebbe approcciarsi per la prima volta alla letteratura cinese, se non l’ha mai fatto, o proseguire nella scoperta di questo Paese. Ce ne sono per tutti i gusti perché sono 5 tipi di letture molto diversi tra loro. Ho scelto questi libri perché secondo me possono essere validi soprattutto per chi della Cina non sa ancora molto e vuole iniziare a scoprire questo magico Paese in maniera coinvolgente, non pesante e perfino divertente in alcuni casi. Ma vediamole nel dettaglio! 😉

  • Un classico: Lo Scimmiotto di Wu Cheng’en.

Indubbiamente questo è il più divertente di tutti. Si tratta di una versione più corta del celebre romanzo classico di epoca Ming (la dinastia Ming, ultima dinastia cinese, regnò tra il 1368 e il 1644) “Il viaggio in Occidente”, che narra le avventure vissute dal monaco Sanzang e del suo viaggio verso l’India per recuperare testi sacri buddisti che in Cina non sono mai arrivati. Il monaco avrà tre compagni di viaggio: un maiale, un demone fluviale e il famoso re scimmia Sun Wukong. Proprio a questo personaggio sono dedicati gli estratti del libro “Lo Scimmiotto” e alcune situazioni sono davvero divertenti perché questo re scimmia è il migliore a cacciarsi nei guai, ma alla fine sarà un valido aiuto per il monaco. E se ancora non vi ho incuriosito abbastanza, vi dico che Sun Wukong è il personaggio a cui è ispirato Goku (appunto Son Goku) e i saiyan del manga Dragon Ball! 😉

  • Un fumetto: Una vita cinese – Il tempo del padre di Li Kunwu.

Non sono solita a leggere fumetti, ma devo confessare che anche grazie a questa lettura inizierò ad allargarmi anche a questo genere. L’esperto (il mio fidanzato) dice che questa andrebbe considerata più una graphic novel che un fumetto, quindi come tale la tratteremo. Questa graphic novel è in realtà una trilogia autobiografica. Io, per ora, ho letto solo il primo volume intitolato “Il tempo nel padre”. Questo primo episodio ripercorre l’infanzia del disegnatore fino alla piena adolescenza. Questi anni coincidono con l’epoca maoista: il piccolo Li, infatti, deve fin dalla culla imparare a rispettare il culto di Mao e inneggiare al grande presidente. A scuola, Mao è il protagonista, ogni giorno in ogni discorso. Va a scuola fino a quando non arriva quel terribile periodo conosciuto con il nome di Rivoluzione Culturale, in cui la vita di Li, come quella di tutti i suoi connazionali, verrà completamente sconvolta. Il libro tratta dei maggiori eventi storici del periodo del governo di Mao, dando anche qualche data e indicazione precisa, quindi è un modo utile per imparare qualcosa sulla storia cinese in maniera non pensante. Infatti, anche per me che ho letto di questi eventi in mille modi diversi, questo è stato un modo diverso e originale. Consiglio davvero questa lettura a tutti e non vedo l’ora di procurarmi i seguiti.

  • Una storia di donne: Cigni Selvatici di Jung Chang

Uno dei romanzi cinesi più piacevoli che io abbia mai letto. Sebbene anche questo libro tratti temi della storia cinese molto forti e cupi e percorra un arco di tempo tale da trattare tutti gli eventi storici più significativi della Cina del Novecento, lo fa attraverso la delicatezza e il punto di vista dell’autrice e delle due donne più importanti della sua vita (la nonna e la madre). Anche questa è una lettura che consiglio a chiunque, appassionato di Cina o meno, soprattutto se vi interessano storie autentiche di donne coraggiose.

  • Un romanzo poliziesco: La misteriosa morte della compagna Guan di Qiu Xiaolong.

La più bella lettura fatta negli ultimi mesi! Partendo dal fatto che, come si intuisce dal titolo, è un poliziesco, quindi deve piacervi un minimo il genere, vi straconsiglio questo libro, appassionati di Cina o meno. Il protagonista della serie (questo è, infatti, il primo di 11 romanzi) è l’ispettore capo Chen, poliziotto, ma anche intellettuale, scrittore di poesie e traduttore di romanzi occidentali (vi sarà chiaro che l’ho subito considerato un personaggio affine a me). Questa prima indagine è ambientata durante il periodo delle riforme di apertura del Paese portate avanti da Deng Xiaoping e il libro offre uno spaccato della Shanghai di allora veramente ben scritto. Oltre a riferimenti storici di quell’epoca, ce ne sono anche che riguardano il periodo immediatamente precedente, l’epoca maoista e la Rivoluzione culturale in particolare. Cosa ancora più bella sono tutti gli intramezzi poetici: l’ispettore Chen, poeta e grande appassionato di poesia classica cinese, è solito citare antiche poesie con i suoi interlocutori o quando è perso nei suoi pensieri e questi momenti offrono uno spazio lirico molto gradevole per il lettore. La parte del giallo in sé per sé, a mio parere, non è elaboratissima, nel senso che si capisce in fretta chi sia l’assassino. Tuttavia, il finale è comunque inaspettato!

  • Un saggio: La Cina in Dieci Parole di Yu Hua.

Ho definito questo libro un saggio anche se è in realtà lo è solo in parte poiché è contaminato dallo stile autobiografico e delle raccolte di racconti. Prima di questo libro non apprezzavo Yu Hua. Ho letto alcuni dei suoi libri in età giovanissima (e ho anche assistito a due sue conferenze a Torino) e mi sembravano un ammasso di violenza e volgarità senza capo né coda (all’epoca ero molto ignorante riguardo alla storia cinese, sebbene studiassi già la lingua). “La Cina in dieci parole” mi ha aiutato a capire lo stile crudo e spietato dell’autore, grazie agli episodi autobiografici e alle sue stesse dichiarazioni sulla sua scrittura. In questo libro Yu Hua sceglie 10 parole per descrivere la Cina dei primi anni duemila e dei quarant’anni precedenti, mostra come e quanto la Cina sia cambiata in un così breve lasso di tempo e come anche il significato di alcune parole sia cambiato lì. So che Yu Hua è uno degli autori cinesi più letti in Italia dai non sinologi (se non il più), tuttavia il mio consiglio è di partire da questo libro, se non conoscete ancora l’autore, e di integrare la vostra conoscenza di Yu Hua con questo, se già avete letto qualcosa. Non ve ne pentirete!

Io spero che il mio ritorno a parlare di libri qui non vi dispiaccia, di avervi incuriositi e di avervi messo voglia di iniziare con la letteratura cinese se non l’avete mai fatto! 😉

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